Gianfranco Tognarelli

 

Tognarelli è un artista che ha la forza di una originale creatività, un linguaggio persuasivo, una delicata fermezza.

Nelle sue opere c'è un equilibrio formale, e l'armonia si afferma nella ricchezza del contenuto, nell'evasione attraverso la natura raccolta attorno, mentre la figura protagonista in primo piano vive di quella luce che è della mente, che è pensiero e sentimento, dolcezza, solitudine, suggestione. Personalità artistica spiccata, Tognarelli ha certamente assimilato le grandi esperienze dei movimenti culturali passati e recenti per elaborare, al di là di essi, la sua soggettiva impronta.

Un impegno svolto nel recupero e nella valorizzazione del reale, i cui esiti sono interpretazione oltre che intuizione dei tratti che restano fermi nella continua mutazione della luce e di ogni figura in genere.

Una volontà forte che si nota in quei colori che sembrano svilupparsi da un unico concetto cromatico. Da un rosso, anch'esso articolato, ma dominante, pare nascano e si diffondano i gialli, i verdi, gli azzurri che presiedono al ritmo della composizione. La luce ha larghi respiri, ma anche gorgoglii e qualche lacerazione. Il tutto risulta vivo, palpabile, caldo, mentre le figure emergono da un fondo cromatico di guizzanti pennellate animate di vitale mobilità.

Queste appaiono spontanee, uscite quasi immediate dalla mente dell'artista, ma sono la conseguenza di attenti studi, di disegni tracciati con una proprietà che sorprende, poi meditati prima di tradurli sulla tela e vivificarli con il colore. Una pittura che lascia ampio spazio alla partecipazione e alla fantasia del fruitore, perché é pittura della mente, quindi creatività.

Dipinti dai segni accesi, immagini ondeggianti delle sue pennellate febbrili che compongono la gamma aperta dei sogni di tentazioni e turbamenti, sogni condannati ad infrangersi sulla spietata barriera del dileguarsi del miraggio.

La magia coloristica fornisce effetti favolistici nella equilibrata scansione degli spazi, nell'uso di un impasto cromatico aperto ad un mondo di sensazioni. Quadri come visioni di figure fuse con il colore in frammentati itinerari fantastici di una realtà sfuggente.

Tognarelli libera lo spirito per farlo diventare l'elemento vitale della sua ragione d'essere, in composizioni che rispecchiano il suo mondo interiore. Il fruitore é portato a riflettere intorno a questo operare, all'importanza che si può dare ad un determinato colore, alla materia o a determinati tonalismi che agiscono da supporto ai momenti espressivi. Ecco perché tra espressione e contenuto vi é analogia, e il gesto legato a quelle figure quasi dissolte nell'ambiente si fonde tra realtà e irrealtà, tra il sogno e il ricordo.

C'é in lui la volontà inconscia di rinunciare ad una parte del vero, quale sintesi di forme e spazio, tra realtà e fantasia, con sensazioni visive, dimensioni irreali eppure presenti e vive, espressione intima dell'essere che si libera e trasmette agli altri il suo messaggio.

L'evolversi verso una pittura di accenti sempre più personali, in lunghi anni di studio e di ricerca, fanno di Tognarelli un artista sincero, spontaneo, che crea visioni d'arte, che confonde con la vita, in una positività, per la quale la realtà è profondamente e immediatamente vissuta nella fantasia.

Nei suoi dipinti si sono andate stemperando le vibrazioni luminose di una tormentata stesura cromatica, animando luoghi e situazioni di bagliori, tra cui misteriose figure sembrano emergere da una medesima matrice plasmatica, vitale seppure inquietante, anche quando induce a momenti di languidi e struggenti abbandoni.

Pontedera novembre 1994

    Mario Meozzi